Andreina - ACSIONLUS

Sito dei Senegalesi www.acsionlus.it
ASSOCIAZIONE CULTURALE SENEGALESI IN ITALIA
Vai ai contenuti

Andreina

Un po' della mia esperienza in Africa.Il senegal terra di accoglienza e di ospitalità
Mi sembra passato un anno ,e già vorrei ritornare là dov'ero solo 20 giorni fa,in Africa,a Touba nel cuore pulsante del Senegal,tra il popolo della confraternita dei Mourid,laddove la vita si svolge attorno ad una religiosità unica. Un luogo di pellegrinaggio che ogni anno,seguendo un calendario lunare,richiama a sè 6 milioni di persone. La città di Touba che conta un milione e mezzo di abitanti,durante il Gran Magal si riempie all'inverosimile. Sei milioni di anime si muovono pacificamente verso la moschea e pregano.
Nessuno paga l'ospitalità a Touba nei giorni del Magal. Nella città è severamente proibito fumare e consumare alcolici. La gente prega nel silenzio del proprio cuore o seguendo una litania di canti trasmessi da altoparlanti collegati con la moschea. In questo pezzo di mondo,pieno di sabbia,culturalmente lontano dal nostro,si osserva lo specchio di un Islam,che senza prendere la sua sostanza originaria e i suoi dogmi,si è profondamente africanizzato. Tutto avrei immaginato,non di sicuro di ritrovarmi,io bianca europea tra sei milioni di persone africane,e nemmeno di vedermi davanti al califfo in persona,massima figura religiosa del Senegal. L'importanza del luogo e del momento la capivo dal silenzio sacrale che regnava nella stanza,dagli inchini delle persone che in segno di devozione si prostravano dinnanzi ad una figura solenne,dallo sguardo imperscrutabile,nascosto dietro grandi occhiali scuri. Meravigliata,sconvolta e attonita ho aperto le mani,chinato il capo sotto il velo arancione che mi copriva la testa,per ricevere la benedizione. Solo quando ho portato le mani al volto facendole scorrere come tutti gli altri facevano ho avvertito la presenza di Dio,di un unico Dio che ci invita a credere a vivere una Fede mite e tollerante.
Dopo un inchino di ringraziamento,mentre mi accingevo a piedi nudi ad uscire dalla tunica pulita e inamidita,simile a quella di altri fedeli,presumibilmente servitori del religioso;nella mia mente un flash,un pensiero veloce" quest'uomo lo conosco". Un'immediata risposta tra me e me "ma cosa ti viene in mente,sei in Senegal.lui senegalese,al servizio del Califfo..."Sento che il suo sguardo però non si stacca da me. Nonostante la mia incredulità mi viene incontro: "Treviso?" 
Treviso,Italia,Senegal,Touba,un vortice di pensieri in un secondo affollano la mia mente. "si tu..Io Treviso in piazza dei Signori nel 1992,tu con noi,i primi senegalesi a Treviso,i vu compra'?? Allora è vero!! "Il mondo non si è mai fermato un momento..."
Allora non è un caso se io son qui oggi con un progetto di quella che vuol essere "cooperazione internazionale" dal nome "Touba chiAma Veneto". Ah quest'Africa mi ha fregata! Mi ha già preso un pezzeto di cuore.
E pensare che sui cartelli della mia città lontana kilometri c'è scritto:
Treviso...se la vedi ti innamori!
Andreina
Torna ai contenuti